Vivi in Italia ma lavori (o hai un’azienda) in Germania? Ecco una buona notizia fiscale che forse non conosci

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Vivi in Italia ma lavori (o hai un’azienda) in Germania? Ecco una buona notizia fiscale che forse non conosci

Sempre più persone decidono di aprire una società in Germania. C’è chi lo fa per motivi economici, chi per semplificare la burocrazia, o semplicemente perché il sistema tedesco è più efficiente.
Ma c’è un vantaggio che spesso viene sottovalutato: la convenienza fiscale.

Una recente risposta ufficiale dell’Agenzia delle Entrate italiana ha chiarito un punto fondamentale:
se i tuoi redditi provengono dalla Germania, non sei obbligato a pagarci le tasse anche in Italia, anche se risiedi qui.

Un caso concreto che fa chiarezza per tutti

Un cittadino tedesco, dipendente di un’università pubblica in Germania (Land), decide di trasferirsi in Italia per motivi personali, continuando però a lavorare per lo stesso ente, in parte da remoto.
A quel punto si rivolge all’Agenzia delle Entrate per sapere:

“Ora che vivo in Italia, devo pagare anche le imposte italiane sul mio stipendio tedesco?”

La risposta è stata molto chiara: no, continuerai a pagare le tasse esclusivamente in Germania.

Perché succede questo? Grazie agli accordi internazionali

Italia e Germania hanno firmato una Convenzione per evitare la doppia imposizione.
In base a questo accordo, se un reddito è già tassato in uno dei due Paesi, l’altro non può tassarlo di nuovo.

Inoltre, la normativa italiana – in particolare l’art. 169 del TUIR – stabilisce che, in caso di conflitto tra la legge nazionale e un trattato internazionale, prevale il trattato.
Lo conferma anche l’art. 75 del DPR 600/1973.

E se ho un’attività in Germania ma vivo in Italia? Vale lo stesso principio?

Sì, il principio si può applicare anche a chi gestisce un’impresa con sede effettiva in Germania, pur essendo residente in Italia.

  • Se i redditi derivano esclusivamente dall’attività svolta in Germania
  • Se l’azienda è legalmente costituita e operativa in quel Paese
  • Se tutto è in regola con la normativa fiscale tedesca

non sei tenuto a pagare l’IRPEF in Italia, né a presentare una dichiarazione dei redditi italiana per quei proventi.

Conclusione: aprire una società in Germania è una scelta intelligente (anche fiscalmente)

La risposta dell’Agenzia delle Entrate conferma ciò che molti già sospettavano: puoi vivere in Italia, avere un’attività in Germania e pagare le tasse solo lì, in modo pienamente legale.

Non è una scappatoia o un trucco, ma una possibilità prevista dalle leggi e dai trattati internazionali, pensata proprio per evitare la doppia imposizione e favorire chi lavora tra due Paesi.

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